Cergnai - Territorio e dati statistici
sito della famiglia
De Bastiani da Cergnai





Cergnai Capitolo III - TERRITORIO E DATI STATISTICI

TERRITORIO

Il territorio che comunemente viene attribuito alla zona di Cergnai coinci­de con quello della parrocchia, ovvero occupa la parte Nord del Comune di Santa Giustina di cui comprende tutta la fascia collinare e montuosa. L’altimetria si sviluppa dai 373 s.l.m. della località Al Cristo, fino ai 2186 metri s.l.m. del monte Pizzocco. L’altitudine di Cergnai e di 475 metri s.l.m., mentre l'ultima casa ancora abitata e a circa 700 metri s.l.m.

Cergnai è collocato all'incrocio delle due principali vie di comunicazione che collegano questa zona con Santa Giustina e con i paesi limitrofi. Il territorio é infatti attraversato in direzione Nord Sud da una strada comuna­le che si sviluppa per circa 3 km da Campel al Cristo e, in direzione Ovest - Est, dalla strada provinciale "Pedemontana", che ha uno sviluppo, nel tratto Morzanch - S.Vittore Veses, di 2,7 km.

A corollario di queste due direttrici principali ve ne sono poi molte altre, spes­so con le caratteristiche del "troi" (sentiero) o della strada carrareccia, che in passato hanno ricoperto un ruolo altrettanto importante, sia come collega­mento con gli altri paesi, sia come vie d' accesso alle aree coltivabili. Al Palmar, completamente sfalciato fino agli anni '50, si accede attraverso la "strada delle musse"(La mussa era una slitta in legno trascinata dall' uomo. Veniva utilizzata per il trasporto di modeste quantità di fieno, legna o altro materiale nei luoghi non facilmente raggiungibili dai tradizionali carri o in terreno innevato. Il piano di carico era costruito con aste di nocciolo tenute assieme da tre murali (stadere) che sorretti da pioli in corniolo poggiavano su 2 pattini (mussai) di frassino o "carpen nero". Poteva essere dotata anche di un carrello con 2 ruote generalmente in legno cerchiate di ferro). Essa inizia in località "Tombin" lungo la strada comu­nale che collega Cergnai con Campe!, incrocia la strada che da Campel condu­ce alle Marianne e risale il Monte, diramandosi poi in un dedalo di sentieri, che collegando tra loro le casere, all' epoca punto d' appoggio per i contadini durante il periodo della fienagione e dell' alpeggio, ma ormai purtroppo tutte in stato di abbandono.

E' curioso notare come questa "strada" avesse una sorta di doppio senso di circolazione. Si saliva al Palmar lungo il ''troi delle musse" . Un sentiero quasi parallelo rendeva molto più agevole il percorso per portare la mussa sulla schiena. La discesa con le musse cariche di fieno o legna si faceva invece lungo la "strada delle musse", che, ovviamente, era più larga e si prestava meglio allo scopo.

Al Palmar si sale anche attraverso le diramazioni della strada per S. Mauro. Due le principali: una subito dopo il "capitel" di Campel alto, in località Pontesei, permetteva di accedere anche alle cave di pietra della Perina, l’ altra, all' altezza dell'incrocio per le casere Noie, quando la strada per S.Mauro assume le carat­teristiche del sentiero, raggiunge le casere di Rissac e poi continua fino a in­contrare gli altri sentieri.

La Val Scura è invece più facilmente raggiungibile dalla strada che, subito sotto l'ex casello di Campel, scende verso S. Vittore Veses. All'altezza di un gruppetto di case la strada devia verso monte e, dopo alcune centinaia di metri, interseca in località "Codolà" l’alveo del torrente Veses, in questo tratto quasi sempre asciutto per effetto dell'ingrottamento delle acque. Attraversato il torrente, si risale fino ad incrociare il sentiero N° 852 che da S. Felice porta a Pradel e al passo Forca.

Da Cergnai poi si può raggiungere Col Ferro attraverso il "canalet", da qui una strada di campagna, di cui restano solo le tracce, conduceva nella zona di Marsiai.

Altre strade di questa importanza collegano Cergnai con l'Altanon e Maserolle, Villa di Pria con Marsiai e con Lasserai, da dove attraverso lo "Statagn", era agevole scendere a Formegan. E ancora da Villa di Pria si può arrivare a Velos e dall’ex mulino dei Bugana, con una passerella che attraversa il Veses, si raggiunge un sentiero che risale il torrente nella sua sinistra orografica, fino a Maserolle. Nel 1998 il sentiero è stato ripristinato ed attrezzato con piazzole di sosta dai volontari della Protezione Civile. Da Maserolle il sentiero raggiunge ora l’ex centrale idroelettrica dell'Altanon e poi, sovrapponendosi per lunghi tratti al canale afferente, conduce ai laghetti di captazione di S.Vittore Veses. Da qui, attraversata la pedemontana, raggiunge Campel alto.

Tutto il territorio ruota dunque attorno a Cergnai. E' l'abitato più importante dell'intera zona, sia per il numero di persone che vi abitano, sia per le sue caratteristiche urbanistiche che sono quelle tipiche di un paese: la scuola, la chiesa, la piazza, il caselo, le attività produttive, le abitazioni rurali e non. Assieme a Cergnai ci sono altri due centri con caratteristiche urbanistiche simili: Villa di Pria e Campe!. Il resto del territorio è costellato da altri nuclei abitativi che però hanno più le caratteristiche di insediamenti del tipo "a case sparse" che di paese vero e proprio: Marianne, Boschi di Villa, Morzanch, Col di Ferro, S.Vittore Veses, Velos.

Interessante è ricordare anche la ricchezza della toponomastica d’ogni singola zona, che purtroppo il tempo sta ormai cancellando dalla memoria collettiva. A memoria si ricordano:

Al Cristo D7
Ai Pra B6
Alberi C7
Altanoi C6
Antus C6
Barcarola C6
Boral De La Rui A4
Boschet De S.Mauro B3
Bossai C5
Broccon C6
Brolo C7
Valineta C7
Bus De LAgre A4
Busa De La Righesa A4
Busa Dei Cadin A4
Busa Della Dordeta C7
Busa Giaron A4
Buseta D7
Buseta Longa A4
Campagna C6
Campagnola C7
Campet C5
Canalet C6
Candaol B5
Candoler C6
Caole BC6/7
Careol C7
Cella C7
Cesura C7
Cicipoli C7
Cimon A4
CodalE B7
Cogoi C5
Cogol De Scrazagata AB2
Cogol Nodaro B4
Cogolaz C5
Col Cavaler B2
Col Costeler C5
Col De Fer C7
Col De La Casera Vecia B5
Col De La Hilia C5
Col Favor C5
Col Fenil B7
Col Salvin B2
Col Sent Al
Comui B6
Conserve C6
Conzia B4
Costa Galinera B5
Coste Rosse B5
Creste B 5
Doch A4
Dolza C7
Domaria C5
Finigal C6
Fontanei B4
Fontanelle C5
Foramel B4
Forca Al
ForceIla Bianca A2/3
Forselete A4
Fortugn A4
Gardat C6
Gnele C7
Gordin Alti, Bassi C7
Goze C6
Graset C6
Gras Bassi B3
Hei C6
HeseIe C6
lacoi B4
La Busa C5
La Mota A5
La Piana C5
La Zota B5 Lasta B6
Lastei B4
Le Bolp B7
Le Busete B5
Le Frate AB3
LePale AB4
Le Pesote C5
Le Pile B5
Le Rorate C5
Mandre Alte A5
Mandre Basse B5
Mandreta B7
Masiere B5
Melis B6
Morzanchet B7
Musa B6
Noie B4
Ondere C6
Pala De Vila B4/3
Pala Dorf B4/3
Palafioca BC3
Palaza Al
Pale Seche A4
Palmar A5
Pauelle C5
Pera C7
Peraza D7
Peree C6
Perine B4
Pian C7
Pian De Le Vierte B5
Pian Polenta Freda A4
Pievedur A3
Pineion A4
Pontisei B 5
Pra Comon B6
Pra Lone C7
Pradet B 5
Pradet De Le Pale AB4
Pradogai BC6
Pramagri B6
Presa B7
Proena C6
Rissae B4
Riva C7
Rivete C/D7
Roda C7
Roer C5
Roer C7
Roncade B 5
Saeoi D7
SaltB4
San Mauro B4
San Zenon C7 Sant'Antonio B5
Sas De La Biota C5
Sas De La Fontanela C5
Sas De Porta A4
Sas Negro C5
Sasalabia B5
Scalet A5
Schenil B 5
Sciafer C5
Signe Scure B 5
Sovila C7
Staolet Biane B5
Stoe B5
Storta C7
Straval C6
Strisa B6
Tombin B6
Trianche C6
Troi De Le Copoie A5
Troi De Le Fede A2
Val Pelose C6
Valina C7
Valineta C7
Vallorche C5
Vidisele C7
 

SORGENTI E FONTANE

La particolare costituzione geologica della zona di S. Vittore Veses, fatta di materiali molto permeabili, permette il drenaggio delle acque che si accumulano a monte, dando origine ad una importante zona di sorgenti dette "Acque more", destinate al consumo umano e in passato anche allo sfruttamento "industriale" (centrali, mulini, segherie..).

Le acque di troppo pieno generano poi una zona umida, paesaggisticamente molto interessante, fatta di torrentelli che si riversano dapprima nei bacini di presa dell'ENEL e alimentano poi il torrente Veses.

Altre sorgenti di minor importanza per portata si trovano nella zona di Campel e nella faseia pedemontana di Cergnai.

Erano comunque importanti per l' approvvigionamento idrico di quelle zone. Prima che fosse completata la rete idrica del comune, le acque di queste sorgenti venivano captate e convogliate nelle fontane. Alcune generano poi i rii Vaderno e Rumian.

Le fontane sono costruzioni in pietra e muratura delle dimensioni di circa m. 3 per m.1 di larghezza e m.1 di altezza. Venivano utilizzate sia per l' approvvigionamento delI'acqua potabile sia come abbeveratoio per gli animali. Erano alimentate o da sorgenti o dai primi tratti delI'acquedotto.

Diffuse su tutto il territorio, se ne contano ancora 5 a Campe, 3 a Cergnai, 1 a Col di Ferro, 2 a Villa di Pria (la più importante, al centro del paese, da qualche anno é stata sostituita con una più moderna in ghisa), 1 Al Cristo.

Accanto alle fontane molto spesso sorgevano i lavatoi: costruzioni in calcestruzzo dall'architettura molto semplice, facilitavano la "lissia" (bucato) alle donne che altrimenti dovevano servirsi delle "roie" o dei torrenti per il risciacquo dei panni.

Ne esistono ancora 1 a Campel e 2 a Cergnai. Uno era presente anche a Villa di Pria, ma e stato demolito alla fine degli anni 80 con gli ultimi lavori alla strada comunale.
Nella zona di Villa di Pria erano presenti anche 5 pozzi. Ed infine un pozzo era presente anche nella zona di Col di Ferro.

Per quanto riguarda le casere in montagna, essendo il Palmar avaro di sorgenti, esse venivano rifornite con l' acqua piovana che, convogliata attraverso piccoli canali scavati a monte, era raccolta in vasche interrate costruite con lastre di pietra, opportunamente tagliate ed assemblate dagli scalpellini della zona.

ANDAMENTO DEMOGRAFICO

La graduale industrializzazione della Val Belluna, iniziata negli anni Settanta, ha determinato un forte richiamo della popolazione dalla periferia ai centri più importanti e più vicini alle aree produttive. Se aggiungiamo a questo anche il sempre più difficile rapporto tra uomo e montagna, che ha portato ad un progressivo abbandono delle coltivazioni in tutto il territorio ed in particolare nella zona a monte della pedemontana, si capisce perché anche Cergnai, come e comune a molte zone di montagna, non sia stato immune da un progressivo spopolamento: da 748 abitanti del 1901 si passa ai 470 del 1999 (vedi grafico).

Dei tre principali paesi, Cergnai, Villa di Pria, Campe!, solo i primi due dimostrano una certa "tenuta" per numero di abitanti. Per Campel invece e più marcato il fenomeno di spopolamento. La maggior vicinanza al capoluogo e soprattutto le disposizioni del Piano Regolatore Generale hanno favorito, negli ultimi quindici anni, gli insediamenti di numerose nuove abitazioni. Questa circostanza, se da un lato ha contribuito a tenere "vivi” questi due paesi, dall’altro non ha favorito il recupero delle vecchie abitazioni.

Il centro storico di Cergnai, per esempio, caratterizzato dalle sue abitazioni rurali di tipo in linea con i "pioi" (ballatoi) in legno sostenuti da pilastri in pietra, e con tutti gli altri elementi tipici delI'architettura rurale bellunese, é stato quasi completamente trascurato a favore delle nuove costruzioni. Negli anni è cambiato anche il numero di famiglie: dalle 135 del1921 si passa alle 188 del1999. Questo fatto, abbinato alla diminuzione della popolazione, ha portato ad un abbassamento del rapporto abitanti - numero di famiglie. Se nel 1921 ogni nucleo famigliare era composto mediamente da 5,3 abitanti, nel 1999 una famiglia e composta da 2,5 abitanti.

I più anziani dei paesi ricordano ancora i cognomi delle maggiori famiglie con i soprannomi che diversificavano i ceppi dal cognome uguale. Di seguito si riportano i cognomi di queste famiglie "storiche", che hanno abitato Cergnai dall'inizio secolo:

Balest - Budel - Bugana - Bottegal - Brasini - Brandalise - Cadorin - Canal ­Cassol- Casanova - Casagrande - Ceccato - Damian - Da Rui - Dal Pizzol - Dalla Cort- Dalla Rosa - Dalla Sega - Dalle Mule - De Col- Dei - De Gol- De Paoli - De Bastiani - Fontanive - Gris - Guadagnin - Giazzon - Loat -Menegat - Melchiorri ­Nena - Ortonari - Pagnussat - Piccoli - Pollet - Romboletti - Righes - Sacchet - Susani - Setto - Talin - Zampieri.

Di questi 43 cognomi 19 sono ancora presenti, mentre degli altri 24 (in corsivo) non sono rimaste più tracce nel territorio di Cergnai. Attualmente sono presenti 61 cognomi.

Sono invece 67 i cognomi delle famiglie che hanno abitato anche temporaneamente questa zona e, pur essendo nuovi rispetto ai cognomi tipicamente di Cergnai, hanno contribuito a far continuare la storia di Cergnai.

L’identiflcazione delle famiglie con lo stesso cognome avveniva attraverso il soprannorne, cosi

i DE BASTIANI erano i Tunesi - i Brami - i Toffolon - i Chini - gli Ieroni - i Micelin - i Bastianei - i Martin - i Cenci - i Barisei - i Benedet.

I DE GOL erano i Gasperi - i Gori - i Tonin - i Menegaz - i Catina - i Bioto.

I PAGNUSSAT erano i Bavi - i Pierini - gli Andrein - gli Andreon.

I CASSOL erano gli Scèven - i Barlani.

I CASANOVA erano i Biti - i Cornegli.

I CASAGRANDE erano i Carli - i Cargnei.

I BUDEL erano i Belot.

I CADORIN erano gli Herik

I CANAL erano i Canalot.

I DALLA CORT erano i Marcolin.

I DE COL erano i Mondi.

I DALLA SEGA erano gli Gnas.

I DALLA ROSA i David.

I BRANDALISE erano i Carboner.

I CECCATO erano gli Hecat

Gli ZAMPIERI i Calchera.